MIRKO
GARGIULO
Sono nato a Milano, città dove tuttora vivo e lavoro.
Mi definisco un curatore e imprenditore impegnato nella promozione della fotografia contemporanea, con una particolare attenzione per la fotografia di reportage e la narrazione visiva della realtà urbana.
Sono il fondatore e direttore di TheStreetSoup Gallery, una galleria d’arte con sede a Milano che si distingue per la valorizzazione di fotografi emergenti e la cura di mostre di fotografia documentaria e urbana.
Nel mio percorso ho collaborato con numerosi artisti e fotografi internazionali, organizzando esposizioni che indagano le contraddizioni e la poesia della vita quotidiana.
Tra gli autori con cui ho avuto il piacere di collaborare ci sono Richard Sandler, celebre per i suoi ritratti della vita a New York; Suitcase Joe, che ha documentato con sensibilità la condizione dei senzatetto di Los Angeles; Maurizio Galimberti, ambassador Polaroid e maestro del ritratto istantaneo; e Suzane Stein, nota per le sue immagini intense che raccontano i ghetti e i margini delle città americane.
TheStreetSoup, nel tempo, è diventata un punto di riferimento per la fotografia contemporanea, grazie anche a partnership con Nikon, Polaroid, e Samsung e a un linguaggio curatoriale che unisce l’estetica alla riflessione sociale.
Tra le mostre che ho curato ricordo con orgoglio:
- “California Love”, un progetto che ha esplorato le contraddizioni della California e dato voce alle realtà dimenticate dietro l’immagine patinata dello Stato dorato;
- “New York – State of Mind”, che ha riunito 50 fotografi internazionali per restituire una visione autentica della metropoli, lontana dai cliché turistici;
- “Faces – The Contemporary Portrait Exhibition”, una delle esposizioni più importanti nel panorama fotografico milanese degli ultimi anni (come riportato da La Repubblica), che ha accolto oltre 170 fotografi e migliaia di visitatori;
- e la direzione dei Milano Photo Awards, realizzati in collaborazione con Nikon, un evento nato per valorizzare l’eccellenza fotografica e le nuove tendenze visive a livello internazionale.
Nel 2024 ho inoltre organizzato la mostra fotografica e dibattito “Il Mondo al Contrario”, invitando come ospite il generale Roberto Vannacci, autore dell’omonimo libro.
L’evento, tenutosi a Milano con oltre cinquanta giornalisti presenti, ha unito fotografia e letteratura in un confronto aperto tra visione militare e sguardo documentario, ponendo l’accento sul ruolo dell’immagine come strumento di riflessione sociale.
Prima di dedicarmi interamente al mondo dell’arte e della fotografia, ho fondato e diretto per diversi anni la rivista Tactical News Magazine, mensile italiano dedicato a tematiche geopolitiche, militari e di sicurezza, distribuito fino al 2015.
Come direttore editoriale, ho curato contenuti tecnici e reportage su equipaggiamenti, procedure operative e storie di operatori delle forze speciali, collaborando con istruttori, analisti e professionisti del settore.
Durante questa esperienza ho realizzato il volume fotografico “Folgore Afghanistan 2011”, commissionato dallo Stato Maggiore della Difesa e corredato dalla prefazione del Generale Carmine Masiello, oggi Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Quasi al termine di questo periodo, nel 2014, ho collaborato con l’UNODC – Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, curando il progetto editoriale “Narco-Terrorism: Counter-terrorism analysis from the War on Drugs”.
Oggi continuo a concentrare la mia attività su TheStreetSoup Gallery e sui suoi progetti connessi, impegnandomi nel creare un ponte tra fotografia, cultura urbana e nuovi linguaggi visivi.
Credo che la fotografia, più di ogni altra forma d’arte, sia capace di raccontare la verità del nostro tempo, e ogni mostra che curo nasce con questo obiettivo: dare forma visiva a ciò che spesso resta invisibile.
Sono tutti così impauriti dal tempo e da come faccia sparire le cose ma è per questo che siamo fotografi, no?
Siamo conservatori per natura, scattiamo foto per fermare il tempo e affidare i singoli momenti all’eternità.
La natura umana resa tangibile.
È una buona definizione di quello che significhi l’arte.